Jonatah Manno
DIMETHYLTRYPTAMINE
14 Dicembre — 20 Gennaio 2014

Il lavoro di Jonatah Manno tematizza l'esperienza dell’individuo e la sua posizione esistenziale in relazione a istanze sociali e culturali. La sua ricerca interroga le convenzioni logico-cognitive sviluppate nel corso della storia allo scopo di controllare la materia ed il mondo circostante. Con approccio “antroposofico” Manno intende la creazione e l’opera d’arte come via di fuga e generatore di significanti altri.
In occasione della mostra per il Museo Apparente J.M. presenta tre disegni ed una installazione site specific dal titolo Dimethyltryptamine. DMT è una sostanza allucinogena presente in molte piante e paradossalmente contenuta anche nel fluido cerebrospinale dell’essere umano. Questo dato rappresenta il punto di partenza per un’analisi sul senso di smarrimento e parzialità. Mediante l’impiego di materiali e l’utilizzo di forme che sono parte di un’equazione semiotica, l’opera analizza il relativismo del ‘metodo’ che le società moderne hanno assunto per giustificare e spiegare l’esistenza. DMT e il processo che ne è all’origine tematizzano lo scarto e il fallimento che da Cartesio in poi l’individuo singolo o la collettività ha prodotto nella relazione con l’ambiente circostante, nel tentativo di sottomettere il mondo a un sistema di regole e nella concezione dell’idea di progresso.

– Francesca Boenzi

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