Sol Calero
CARIBBEAN STYLE
3 Luglio — 11 Settembre 2014
La pratica artistica di Sol Calero abbraccia l'esotico, l'etnico, l'estivo, aprendosi al reale nelle sue componenti più ordinarie. L'interesse per gli oggetti d'arredo, la sedia a dondolo in paglia direttamente prelevata per la strada, le sculture realizzate prendendo in prestito le materie impiegate per l'edilizia, pongono la sua arte in contatto diretto con l'esistenza, la vita, la quotidianità, dove l'iconografia emblematica di un lussureggiante ed eccentrico universo caraibico, che veste ed investe gli oggetti e gli ambienti, implica una rilettura impegnata, di natura sociale. I lavori dell’artista venezuelana (nata a Caracas nel 1982) hanno spesso un carattere installativo, e le stratificazioni visive ed emotive da cui muovono rivendicano rimandi e corrispondenze al modello culturale marcatamente "tropicale ed esotico" di Carmen Miranda: la cantante-ballerina che negli Anni Trenta importò la musica latina sul palcoscenico di Broadway, New York, e che ha lasciato una fonte di ricordi, di storie così come di repertori iconografici, che sono sempre riconoscibili nei lavori di Sol Calero: il tripudio di frutti esotici che Carmen Miranda portava altera sulla testa, gli enormi inconfondibili bijoux che richiamavano, anch’essi, alla frutta, gli abiti variopinti, i cui codici, positivi e vivaci, vengono però poi meno sotto il "lato oscuro" dell'americanizzazione. E così la mostra "Caribbean Style", frutto dei giorni di residenza di Sol Calero al Museo Apparente, insiste sui mezzi espressivi che contraddistinguono la sua produzione artistica: la Calero ricorre alla pratica dell'assemblare, del trasformare gli arredamenti già esistenti, attraverso l'uso di stoffe da lei stessa cucite e dipinte, ricreando nelle stanze e nel giardino del piccolo Museo l'atmosfera di una vera e propria casa caraibica, dove al fluire esuberante di campiture geometriche, dei totem, delle pratiche artigianali, delle storie e dei concetti della terra di Sol Calero, sembra far eco un arresto o, meglio, una sospensione in una freddezza lucida e disillusa, introducendo un senso di sradicamento nella stereotipizzazione della cultura Latino Americana nel mondo.
– Marianna Agliottone