Rachel de Joode
BRONZEWARE & CERAMICS
5 Aprile – 25 Giugno 2014
Per la sua prima mostra personale italiana 'Bronzi & Ceramiche' Rachel de Joode continua a giocare con la materialità della foto-scultura, ponendo al centro della sua ricerca il lavoro artistico e l'esperienza visiva contemporanea nelle gallerie d'arte. L'esposizione pertanto, mette insieme una raccolta di ciò che l'artista chiama "frammenti, pensieri e schizzi". Al Museo Apparente, de Joode aggancia, sospende, blocca e tiene in equilibrio un assemblaggio dei suoi incontri ravvicinati con 'Oggetti da Mostra': Bronzo, Ceramiche, Mani, Argilla, Lavoro, Pavimento, il Pavimento Grigio della Galleria, il Muro Bianco della Galleria, Pelle, Dita dei piedi, Cavo Wifi, Documentazione Artistica, Fotografia in Cornice, Foto, Scultura, Piedistallo. Esplorando e ricercando la materialità e la nostra percezione di tali 'Oggetti da Mostra' de Joode crea metafore il cui risultato è una mostra aliena, remota e distaccata.
Rachel de Joode è un’esperta conoscitrice di superfici-umide, lisce, sgualcite, cadenti. Di origine olandese, con sede a Berlino, artista multimediale fonde i mezzi della fotografia e della scultura attraverso la scultura fotorealista e la fotografia scultorea. Le sue opere alterano le forme tradizionali, dando un nuovo aspetto a corpi ed oggetti.
In Rachel de Joode's first Italian solo exhibition 'Bronzeware & Ceramics' she continues to play with photo-sculptural materiality, artistic labor and the contemporary viewing experience in the gallery space. The exhibition brings together a collection of what the artist calls 'fragments, thoughts and sketches'. At Museo Apparente, de Joode hangs, stacks, balances and leans an assembly of her close encounters with 'Exhibition Things': Bronze, Ceramics, Hands, Clay, Labor, The Grey Gallery Floor, The White Gallery Wall, Skin, Toes, A Wifi Cable, Art Documentation, A Framed Photograph, Photo, Sculpture, Pedestal. By exploring and questing our perception and the materiality of such 'Exhibition Things' de Joode creates metaphors, resulting in an exhibition that acts alien, remote and detached.
Rachel de Joode is a great connoisseur of surfaces—wet, smooth, crumpled, drooping. The Dutch-born, Berlin-based multi-media artist conflates the mediums of photography and sculpture via photorealist sculpture and sculptural photography. Her works distort familiar structures, lending new shapes to bodies and objects.
Rachel de Joode (1979, The Netherlands) lives and works in Berlin. Studied time-based arts at the Gerrit Rietveld Academie Amsterdam.